Mimmo Muolo,monopolitano di nascita e romano di adozione, vaticanista del quotidiano Avvenire, ha al suo attivo diverse pubblicazioni tra cui “Generazione Giovanni Paolo II” 2005, questo è il suo esordio nella narrativa. La vita del protagonista del romanzo,Francesco, architetto trentacinquenne, single, residente a Roma, scorre decisamente raso terra, priva di slanci e reali soddisfazioni, e soprattutto schiacciata da un rimorso latente che pesa come un macigno. Fino a quando, in un’afosa domenica d’agosto, una telefonata inattesa riapre il vaso di Pandora dei ricordi e lo costringe a fare i conti con una storia che credeva finita per sempre.
Così Francesco è costretto , almeno all’inizio ad intraprendere un viaggio nello spazio e nel tempo nel tentativo di cancellare quella colpa che non ha il coraggio di ammettere nemmeno con se stesso.Sullo sfondo c’è una Monopoli descritta con tecnica quasi impressionistica e con lo sguardo altro di chi, come il protagonista, è andato via fisicamente ma con il cuore è rimasto. “Il passato ritorna “: è il messaggio emblematico del testo. Vivere senza memoria è come vivere senza progetti. Prima o poi dobbiamo fare i conti con quella memoria anestetizzata se vogliamo proiettarci nel futuro.
Questo è un romanzo d’amore,è soprattutto il tentativo di liberare l’amore dalle incrostazioni della società che lo deturpano e sfigurano: amore a tempo determinato, amore libero, amore a piacimento. Provocatoriamente aggiungo “alla nostra generazione hanno insegnato a fare l’amore ma non ad amare veramente”. Il romanzo affronta con uno stile accattivante e linguaggio moderno diverse tematiche mai scontate: dalla difficoltà per i giovani di vivere relazioni stabili, al rapporto genitori figli, al tema della vita come vocazione, il significato della’esistenza, la speranza del cambiamento, la fede in Dio come Amore per eccellenza e riscatto dal non senso e dalla disperazione. Una storia d’amore delicata ma non sdolcinata, che avvince come un giallo, ma nello stesso tempo invita a fermarsi e a riflettere sulle grandi domande di ogni uomo e di ogni donna.
Tre anni dopo la vittoria del Premio Campiello per Venuto al mondo. l’ultimo libro di Margaret Mazzantini , Nessuno si salva da solo edito da Mondadori Emoziona e come al solito fa riflettere. La storia è quella di una coppia, Delia e Gaetano, poco più di 30 anni scoppiata a causa della routine e della stanchezza che una sera si ritrova a cena in un ristorante e riscopre quella passione che la vita di tutti i giorni aveva affievolito e spento. Una passione che non è solo sesso, sia chiaro, ma anche e soprattutto voglia di confrontarsi, di raccontarsi, capire cosa è successo negli anni passati, i perchè di tanta rabbia e di tanta desolazione accumulata negli anni. Rileggono la guerra devastante che è stata la loro storia: si sono dati arie di essere diversi, più bravi degli altri , ma sono finiti lo stesso nel girone dell’inferno dei separati, pieni di rimpoanto. A fare da filo conduttore i due figli, Cosmo e Nico, che non sono al ristorante ma è come se lo fossero diventando quel trait d’union tra una donna e un uomo alla ricerca di sè stessi come individui e come coppia. Nessuno si salva da solo di Margaret Mazzantini è un libro intenso, pieno, pieno di vita vissuta raccontata in maniera semplice e fluida in cui molte donne si ritroveranno: è la storia di una coppia intrappolata, di due individui che non riescono ad evolvere da soli ma che cercano di farlo. E’ la storia di molte coppie e di molti singoli ed è per questo che tocca l’animo e ci fa sentire tutti partecipi.
Valeria Davoli
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