ENZO LARICCHIA CI DESCRIVE IL SOGNO RAGGIUNTO DALLA SUA POLISPORTIVA ORSA
Polisportiva Orsa….ci racconti in breve la storia e i segreti della società più longeva.
E. L.: Credo che il segreto di tanti anni possa essere racchiuso nelle motivazioni che ci hanno spinto quest’anno, ad inseguire un sogno, senza rinnegare in alcun modo le origini che hanno fatto nascere la pallavolo femminile a Capurso: un gruppo di amici, che hanno saputo professionalizzare il loro ruolo all’interno dell’associazione, non perdendo mai di vista che questa è un’attività dilettantistica e che come tale, non si discute mai di qualcosa che prescinda dalla gratuità delle cose che facciamo… ci deve gratificare unicamente il piacere di portare in giro per la Puglia le nostre atlete e giocare lealmente per una palla che va nel campo avversario… null’altro!
Cosa ha provato quando il sogno serie C è diventato realtà?
E. L.: La nostra serie C è il risultato di un progetto partito nella stagione 2008/2009, anno peraltro del mio rientro attivo nei ranghi dell’Orsa; con Lillino e con gli altri amici con cui condividiamo l’esperienza ormai da anni, decidemmo che occorreva ripartire da una dimensione diversa, raccogliere le forze tra le mura di casa: fu così che rinunciammo alle categorie regionali, ritornando a giocare a Capurso con un gruppo di allora under 18 e la sola Gabriella Loconte a fare da chioccia. L’obiettivo che ci prefiggemmo quell’anno, fu quello di portare in 3 anni quella squadra in serie C per restarci: ora che abbiamo rispettato la tabella di marcia, dobbiamo trovare stabilmente la nostra dimensione regionale, facendo crescere sia le nostre giovanissime ragazze nella categoria e coltivando piccoli sogni alle spalle, con il vivaio che cresce, senza soluzione di continuità. Questa è la serie C che sognavamo e che oggi vogliamo condividere con i nostri tifosi…
Oggi il sogno si chiamerebbe salvezza. Vorrebbe dire scrivere la storia?
E. L.: No. L’Orsa Capurso ha già disputato ben 5 altri campionati di C (gli anni passati era divisa in C/1 e C/2) e nella prima uscita, avvenuta nei primi anni ’90, riuscimmo a restare in categoria per due anni consecutivi… Oggi è senz’altro più difficile: abbiamo deciso di farlo con le nostre forze, facendo crescere le poco più che ventenni già reduci da ottimi campionati, ma senza esperienze significative a questi livelli… Ecco, potrei dire che la storia la potremmo scrivere con la conquista dei play-off… con la salvezza avremmo eguagliato una squadra che aveva fior fiore di campioni provinciali under 16, in un tempo dove anche far crescere in palestra le atlete era più semplice.
Un addio, tante conferme e tanti ritorni. Come si prepara la squadra alla vigilia di un campionato così importante.
E. L.: L’addio di Gabriella Loconte era nell’aria, anche se l’abitudine a questa decisione sicuramente prematura non riuscirò a farla tanto facilmente… con lei si chiude definitivamente il ciclo precedente e con quello attuale, lei ha contribuito in maniera determinante al raggiungimento di tutti gli obiettivi. Con questa stagione abbiamo provato a fare la sintesi di tutto il progetto, con il rientro di Isabel Panza e Antonella Triggiani, rispettivamente con 2 e 4 stagioni alle spalle a Capurso, oltre a portare definitivamente a Capurso un’ atleta dello spessore di Gina Cassano, un riferimento per le nostre ragazze dentro e fuori dal campo. Non c’è da illudersi: al torneo di C si è abituati anche al fenomeno della presenza di atlete delle serie nazionali superiori (B/2 e talvolta ragazze anche di B/1 nei roster) ma questo non ci deve spaventare… dalla nostra abbiamo il fatto di essere una squadra rodata, con difetti ma anche con tanti pregi… che le ragazze dovranno far valere sul campo… sempre!
Il tifo verso questa squadra è in forte crescita. Qual è stata la chiave di volta?
E. L.: Ci fa molto piacere sentire vicino il tifo capursese… le ragazze lo meritano perché intorno a loro c’è la freschezza di un’idea di sport pulito, senza compromessi, che gioca per una maglia a cui sono legati da qualcosa di più del semplice punto vinto ed i finali delle ultime stagioni lo dimostrano alla grande… Il resto lo hanno fatto i nuovi media, come la Vs. iniziativa, i social network e, perdonate la presunzione, aver fatto breccia nelle coscienze locali, mettendo a tema centrale la realizzazione del palazzetto come fattore di crescita culturale della nostra comunità: oggi tutti sanno che sull’argomento, dopo anni di grande miopia politica, si gioca parte della credibilità di tutta la nuova classe dirigente capursese.
Ringraziamenti…
E. L.: Beh… ogni inizio di stagione ha le sue difficoltà e i volti delle persone che contribuiscono alle soluzioni: oggi penso che dobbiamo ringraziare tutti coloro che continuano a darci fiducia per quello che facciamo, spaziando dall’Amministrazione Comunale alla signora Romano del nostro main sponsor, ai ragazzi dell’AVIS Capurso ma anche a coloro che dovranno fare uno sforzo nel darci fiducia perché conoscono poco l’Orsa Capurso… come i nuovi dirigenti delle scuole locali, dove la nostra pallavolo è nata. Ancora una volta, Cellamare ospiterà le nostre gare interne, ma sarà sempre casa nostra se il pubblico delle ultime stagioni si farà ri-sentire come il settimo uomo in campo!
Giuseppe Lonero
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