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Sulla linea del limite

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<<Sulla linea del limite>> Capurso fa le prove da grande metropoli con l’introduzione delle strisce blu

A quasi un mese dall’entrata in vigore delle aree di sosta a pagamento, tracciamo un punto della situazione

 

 

Con deliberazione n. 33 del Consiglio Comunale del 28 luglio 2011 è stato approvato il “Regolamento per l’uso dei parcheggi pubblici non custoditi a pagamento”, ovvero le più famose strisce blu. Con la successiva delibera di Giunta, la n. 111 del 10 Novembre 2011, venivano individuate le strade presso le quali istituire le aree di sosta a pagamento e infine, con ordinanza n. 10 del 8 Marzo 2012, è stato adottato apposito provvedimento in materia di circolazione stradale, ai sensi dell’art. 7 del c.d.s. E così anche a Capurso, come in altri comuni della provincia, a partire dallo scorso 13 Marzo 2012, i cittadini per parcheggiare nelle apposite aree di sosta a pagamento dovranno munirsi dei famosissimi “grattini”, ovviamente nei giorni e nelle fasce orarie indicate nella segnaletica verticale. Ma oggi, a quasi un mese dall’entrata in vigore del servizio, ci siamo chiesti: per un paese come Capurso è la soluzione migliore? Oppure, non era il caso di adottare altre soluzioni? Per rispondere a queste domande abbiamo intervistato Gioacchino Carella, Assessore alla Polizia Municipale e Nicola Buono, capogruppo di “Capurso del Cuore”.

 

Dal 13 Marzo sono state istituite nel nostro comune le aree di sosta a pagamento (le famose strisce blu). Assessore, può tracciare un bilancio di questo primo periodo?

G.C.: Il principale risultato che volevamo raggiungere è stato ottenuto: maggiore opportunità di parcheggio nelle zone centrali del Paese.

I cittadini si sono adeguati correttamente, ringrazio i 26 operatori commerciali per la vendita dei grattini ed il rilascio degli abbonamenti ai residenti e commercianti procede positivamente. Abbiamo dato finalmente ordine al parcheggio di Piazza Libertà.

Come mai per un paese come Capurso, non di grandissime proporzioni, è stata attuata questa tipologia di sistema di parcheggi piuttosto che il sistema del disco orario?

G.C.: Questa risposta è stata già scritta ed approvata con il PUT – Piano Urbano del Traffico.

La vera motivazione delle strisce blu si chiama mobilità sostenibile, già con i POR 2000-2006. Capurso si è avviata con finanziamenti ottenuti dalla Regione/U.E. alle norme Comunitarie, su settori seri come: Mobilità – Inquinamento e Rumori.

Difatti grazie a tali finanziamenti furono attivati: Agenda 21, Piano di Zonizzazione e Risanamento Acustico, ed infine il Piano Urbano del Traffico (PUT) quest’ultimo approvato dalla passata Amministrazione.

Il PUT, prevede non solo la nuova segnaletica con i sensi unici già realizzati, la realizzazione dei rondò al posto dei semafori, le Zone a Traffico Limitato (ZTL) nei centri storici, Piano Comunale parcheggi a pagamento e gratuiti.

 

A suo avviso, questo sistema di parcheggio quali vantaggi può portare ai cittadini e agli operatori commerciali?

G.C.: Come dicevo, a questi risultati non si arriva per una scelta “improvvisata” di un Assessore e/o di un Sindaco, ma da anni di studi già effettuati sul nostro territorio da “professionisti del settore” per una maggiore sostenibilità ambientale e maggiori opportunità di parcheggio nelle zone centrali del Paese.

Certo ci vuole determinazione per l’attuazione di queste norme Comunitarie, si rischia di essere impopolare, ma questa Giunta, in questi due anni ed in questo settore, ha dimostrato “carattere” e di saper decidere.

Sono convinto che trovare più facilmente parcheggio, porti vantaggio sia ai cittadini, sia ai commercianti.

Differenti, rispetto al pensiero dell’Assessore Carella, le parole del capogruppo di opposizione “Capurso nel Cuore” Nicola Buono.

A suo avviso questo sistema di parcheggi è la soluzione più opportuna per Capurso?

N.B.: Assolutamente No, che vi sia l’esigenza di regolarizzare la sosta in centro nessuno lo mette in dubbio, ma di certo non con il parcheggio a pagamento. Intendiamoci, prima bisogna riqualificare la zona per renderla più attrattiva dal punto di vista urbanistico e commerciale, poi si introducono questi strumenti.

 

Il suo gruppo di opposizione è stato favorevole all’introduzione delle aree di sosta a pagamento o aveva offerto soluzioni alternative?

N.B.: Noi da sempre abbiamo manifestato la contrarietà al provvedimento. Eravamo e siamo favorevoli all’introduzione di una regolamentazione tramite disco orario con un sistema di controlli adeguato. Per il nostro gruppo questa rappresenta la soluzione migliore per Capurso in quanto economica, gratuita per i cittadini, efficace in termini di scambio e quindi positiva dal punto di vista commerciale come confermato dai paesi limitrofi al nostro che hanno optato per questa scelta.

 

Secondo lei questa soluzione chi favorisce: i cittadini, gli operatori commerciali o nessuna delle due categorie?

N.B.: Per i cittadini oltre l’aspetto economico a preoccupare è il disagio provocato dal dover reperire il grattino, visto che si è scelto il sistema più vecchio e ormai obsoleto. Il timore è che il disagio economico unito a quello logistico porti il cittadino/cliente a preferire sempre più i centri commerciali raggiungibili con facilità e dotati di ampi parcheggi e servizi, comportando gravi ripercussioni per le attività commerciali già fortemente provate dalla crisi economica e quindi un danno all’economia del paese. Tale preoccupazione è condivisa dagli stessi operatori visto l’avvio poco edificante delle “strisce blu” in questi primi giorni.

 

 

Giuseppe Buono

 

©Riproduzione Riservata

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