Difficile spiegare nel tempo come una data all’apparenza normale possa diventare oggetto di ricordi davvero difficili da dimenticare. Il 2 Febbraio 2010 ci ha portato via Paki, e noi quella data non la dimenticheremo mai, lasciandoci dietro un vuoto difficile da colmare. Paki era una moglie sempre attenta, una madre speciale, la maestra di tanti bambini.
Una donna che ha combattuto la malattia con il sorriso sulle labbra, senza farlo pesare a nessuno continuando ad amare il suo mondo, la sua famiglia. Una donna umile che amava i suoi bambini e viveva per loro. A due anni di distanza la ferita è ancora aperta. In un mondo dove tutto passa in fretta, che manca di contenuti e di esempi, lei manca sempre di più. E’ nostro compito ricordarla e sentire la sua mancanza, consci e orgogliosi di averla conosciuta. Soprattutto ricordarla con il sorriso come lei più avrebbe voluto e con una poesia, quella che accompagnava tutti i lavoretti delle sue piccole creature. La vostra Maestra vi adora.
“VALORE DI UN SORRISO”
Donare un sorriso
rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante
ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
da poterne fare a meno
né così povero da non poterlo donare .
Il sorriso crea gioia in famiglia
dà sostegno nel lavoro
ed è segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco
rinnova il coraggio nelle prove
e nella tristezza è medicina.
E se poi incontri chi non te lo offre
sii generoso e porgigli il tuo:
nessuno ha tanto bisogno di un sorriso
come colui che non sa darlo… (P. Faber)
Mi piacerebbe concludere questo mio breve pensiero alla maestra Paki con le bellissime parole delle figlie Annalisa e Jolanda:
“… Forse è vero che quando una persona va via per sempre, continua a vivere dentro chi la ama profondamente: bisogna ospitarla nella propria intimità fino a donarle la vita nella maniera più felice che si può. Il nostro amore, il nostro legame non è cambiato, si è solo trasformato. Vorremmo che tutti ti ricordassero per ciò che ti ha resa speciale, il tuo sorriso, mamma… Con amore infinito, unico, indissolubile Annalisa e Jolanda”.
Giuseppe Lonero
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