Con “Speedy Migrantes” si corre per l’integrazione sociale!

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Immigrazione. E’ un tema oggi molto attuale anche se da sempre ha contraddistinto la storia dell’uomo costretto nei secoli al trasferimento permanente o temporaneo, in un paese diverso da quello d’origine.

Un fenomeno che interessa l’intero pianeta, caratterizzato da motivazioni molteplici e varie in primis la povertà e condizioni di vita precarie dovute soprattutto a ragioni politiche. Molti migranti chiedono protezione internazionale, un riconoscimento che l’Italia concede, a seguito di apposita richiesta, a tutti coloro i quali fuggono da torture e guerre, affidandoli nelle more dell’espletamento burocratico delle pratiche di riconoscimento dello status di rifugiato ad apposite organizzazioni che hanno il compito di promuovere percorsi di integrazione sociale. La cooperativa sociale “MigrantesLiberi” con sede ad Andria, è una di queste realtà e grazie alla collaborazione della Speedy Runners, per il tramite della “NewAge spa”, sponsor ufficiale della società podistica, saranno insieme protagoniste di un percorso innovativo che mira all’integrazione nel tessuto sociale dei nostri ospiti attraverso la pratica sportiva, in particolare il running. “Speedy Migrantes” è dunque il progetto con cui si condividerà la passione quotidiana per la corsa ma anche le proprie storie di vita e parte del tempo libero, facendo squadra, rete, amicizia quindi integrazione. Si comincerà ufficialmente sabato 20 maggio 2017, alle ore 6.30 a piazza ferrarese (Bari), luogo in cui il presidente della “Bio Ambra new Age – Speedy Runners Vito Cassano, radunerà tutti gli atleti per avviare insieme il primo allenamento inclusivo della società. Per l’occasione, sarà anche adibito un banco di raccolta di indumenti da donare ai futuri runners, beni che saranno donati alla “MigrantesLiberi”, iniziativa a cui hanno aderito i runners delle diverse associazioni dell’hinterlad barese, nonché della città capoluogo. Una bellissima pagina di storia, in cui i valori dello sport, dimostrano che è possibile abbattere i muri dell’odio, del discrimine e costruire sulla base delle regole, del rispetto e del riconoscimento di diritti e doveri, una squadra eterogenea, plurale e solidale che rappresenta lo specchio di ciò che dovrebbe essere la società odierna. Viva “SpeedyMigrantes”.

Redazione

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