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Il Pd Capurso scrive: Capurso, progetto… confuso!

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Riceviamo un comunicato stampa del Pd Capurso in tema di mercato coimunale. Ne diamo pubblicazione integrale qui di seguito.

Comunicato stampa

Con delibera di giunta n.70 del 16 luglio 2012 l’amministrazione comunale di Capurso ha deciso di dislocare parzialmente l’area mercatale, istituendo un’edizione aggiuntiva del mercato giornaliero di prodotti alimentari, allocata sino al 13 settembre 2012 in Piazza Libertà, nell’area prospiciente l’ex Cinema Enal.

Il commento è facile: poche idee, ma ben confuse! L’attuale area mercatale, assolutamente fuori norma dal punto di vista sanitario, per mancanza di scoli e servizi minimi è, inoltre, ai limiti del disumano per chi ci lavora. Le bancarelle site in viale Aldo Moro, infatti, sono prive di servizi igienici, di copertura e protezione per i commercianti, esposti a tutte le intemperie. Al fine di facilitare l’accesso della popolazione al mercato, quanto meno quello settimanale del lunedì, è stato istituito un bus navetta gratuito, che costa alle casse comunali – e quindi alla comunità tutta – circa €. 8500,00 annui. La sistemazione del mercato nel viale Aldo Moro, “provvisoria” da più di due anni, nonostante le lamentele di cittadini e addetti ai lavori, nonché le istanze del gruppo di opposizione acchè fosse individuata una sede più confacente ed alternativa, sono state disattese. Il colpo di “genio” di quest’estate è stato, pertanto, in linea con l’indirizzo politico di questa amministrazione, che orienta le proprie scelte, come quei giocatori di biliardino che, non  sapendo dove e come indirizzare la palla, “rullano”. Così, “in via sperimentale”, l’Amministrazione del Sindaco, Francesco Crudele ha deliberato formalmente l’incremento di un’area mercatale. Nella sostanza tale determinazione è constata nello spostamento – non già nell’incremento- di alcune bancarelle da viale Aldo Moro a Piazza Libertà. Il così detto mercato sparpagliato! Sono, di fatto, rimasti fermi tutti i disagi e le irregolarità per entrambe le aree, mentre, oltre a continuare a sostenere la spesa del bus navetta “gratuito”, le aree “sporcate” si sono raddoppiate. Né è dato comprendere il senso di due zone di bancarelle distanti tra loro meno di un chilometro. Ciò che è più grave, tuttavia, è l’assoluta mancanza di un progetto di ampio respiro. Intanto, non si comprende il senso della sperimentazione rispetto all’area mercatale. In Piazza Libertà, infatti, ci sono due istituti scolastici e, quindi, al 13 settembre 2012, la “sperimentazione “ si è conclusa. L’area non potrà essere utilizzata per il mercato durante il periodo scolastico. La stessa zona, peraltro, è limitrofa alla Villa Comunale, destinataria di un progetto di rifacimento e bonifica che mal si coniuga con un’area mercatale. La domanda è, quindi, qual è stato il fine di questa sperimentazione? Elemento più grave, è, in ogni caso, l’abbandono del programma di costruzione di un mercato coperto. Come noto, la determinazione di spostare il mercato dal centro storico ad altra area viene dalle precedenti amministrazioni, che avevano, però, contemporaneamente, in cantiere il progetto di realizzazione di un mercato coperto. Il Commissario ha posto in atto tale delibera, spostando “momentaneamente” il mercato. Allo stato, però, la pianificazione rispetto al mercato coperto è stata definitivamente abbandonata, le bancarelle sono in attesa di una tenso-struttura  di cui non si vede la luce e, nel frattempo, si fa una sperimentazione senza senso. Il gruppo di opposizione, in considerazione di tale inerzia, in occasione del Consiglio Comunale di luglio, aveva proposto di re-individuare in Piazza Gramsci una zona di dislocamento parziale dell’area mercatale. Tale mozione rispondeva, anche, alle ripetute richieste dei commercianti del centro storico, gravemente danneggiati dalla chiusura al traffico della zona antica, nonché a buon senso, atteso che Piazza Gramsci è munita di una copertura, serve un’area piuttosto distante dal viale Aldo Moro ed avrebbe consentito alla popolazione dell’area antica di avere un servizio a propria disposizione. Tale proposta è stata respinta senza giustificazione alcuna. Piazza Gramsci resterà un immondezzaio. Ad abundantiam, l’Amministrazione comunale, perpetrando una politica priva di indirizzo, ha convocato, nel corso di questo settembre, per ben tre volte i commercianti del centro storico: tre riunioni senza costrutto e senza idee. Sergio Tatoli, portavoce del gruppo e titolare dell’omonima Antica Salumeria, infatti, ha chiesto all’amministrazione comunale un intervento atto a “rianimare” il centro storico, il cui stato di degrado, sporcizia ed abbandono è sotto gli occhi di tutti. Ma, nonostante una paventata progettualità, dal gruppo Punto e a Capo non è venuta nessuna proposta concreta. Il signor Tatoli, stufo di tale inconcludenza ha dichiarato:” non se ne può più di sentir parlare di cultura e di non vedere un fatto che sia uno…”. L’Amministrazione Punto e a Capo vuole dare l’impressione di saper realizzare la politica del fare …ma c’è da chiedere cosa, perché e per chi?

Il circolo del  PD di Capurso

Redazione

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