“Per anni ci hanno raccontato di un Sud da sempre arretrato e povero, poco dedito alla cultura,ecco allora quanto il Sud fosse arretrato prima dell´Unità d´Italia e del 1861”. Inizia con un video davvero coinvolgente in cui vengono mostrati i tanti primati del Sud prima dell’unità nazionale la presentazione di “Fuoco del Sud”, ultima fatica editoriale di Lino Patruno, giornalista e saggista, per 13 anni direttore della Gazzetta del Mezzogiorno.

Secondo appuntamento della rassegna “Il Libro Parlante”, organizzato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, Culturali e per lo Sport e Marketing Territoriale del Comune di Capurso, la serata ha visto intervallarsi piacevolmente gli interventi del moderatore Vito Prigigallo e le letture dell’attrice Ketty Volpe che ha dato voce ad alcuni dei passi del libro. Patruno ha esordito chiarendo immediatamente la sua posizione rispetto al processo di unità nazionale che “andava fatto , ha detto e che è sacrosanto, ma ha poi spiegato ad un’attentissima platea come in realtà fu pianificata una vera e propria operazione coloniale ai danni del Sud per ridurlo a semplice bacino di manodopera ad uso e consumo del Nord e privarlo dei mezzi per portare avanti una produzione propria. Risultato fu l’emigrazione di massa e un divario Nord- Sud come in nessun altro paese europeo. Il tema molto sentito e la grandissima capacità comunicativa di Lino Patruno hanno tenuto alta l’attenzione dei presenti per tutta la serata, tanto che si è deciso, facendo uno strappo alla regola e all’iter collaudato delle presentazioni alla D’Addosio, di permettere al pubblico di fare domande e intervenire.

Valeria Davoli

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