Il libro parlante 2. Terza serata

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Venerdì 17 dicembre si è tenuto presso la Biblioteca D’Addosio di Capurso, il terzo appuntamento per l’edizione dicembrina de ‘Il Libro Parlante’.

Ospite nella Sala Conferenze è stato il noto scrittore e giornalista barese Vittorio Stagnani che ha presentato il suo ultimo lavoro ‘I racconti della pentola. Storie di donzelle e cavalieri di gola’ (Progedit edizione). Presenta la serata Vito Prigigallo, importanti gli interventi anche di  Sandro Romano de ‘La Compagnia della Lunga Tavola’ e di  Manila Benedetto di ‘Food and Wine Repubblica’. Presente anche l’editore Gino Dato e il musicista Francesco Attolini. E poi, come sempre, l’intervento del libraio con Valeria Davoli della libreria ‘La Sapientia’. Lo scrittore Stagnani con il suo ultimo lavoro ancora una volta mette in risalto la sua grande passione per la cucina, ma anche per la sua terra e per la sua vita. Non è un libro di sole ricette, ma è un insieme di tanti elementi. Stagnani presenta il mondo, il suo mondo fatto di  vita quotidiana, di sapori, di odori, di ricordi e di avventura. Oltre a descrivere il procedimento per la preparazione del calzone o della focaccia barese, l’autore parla di sé, della sua vita, della Puglia e della grande passione per la terra. Gli è sufficiente sia pur un semplice profumo proveniente dall’orticello per sprigionare la fantasia, ed è così che tutto ha avuto inizio: era una notte di un mese fra la primavera e l’estate quando un temporale lo svegliò nel cuore della notte e lo portò sul balcone. E qui fra erbe e aromi che Stagnani colse la sua ispirazione, così come accade per ogni amante della cucina e dell’invenzione culinaria. E ci chiediamo il perché di questo titolo: chi sono questi cavalieri di gola e donzelle? Dunque non sono altro che i lettori che si trasformano per l’appunto in donzelle e cavalieri di gola, perché a detta dell’autore è davvero impossibile non peccare di gola leggendo il suo libro, perché l’appetito vien mangiando. Si può leggere la ricetta del baccalà, di riso patate e cozze e di tanto altro. Il tutto accompagnato da immagini ad acquerelli create dallo stesso Stagnani. Il pugliese doc, poi, potrà riconoscersi in molti luoghi citati: dal mercato in via Montegrappa, la Basilica di San Nicola a Bari e ancora la Valle d’Itria fino al Salento e la Murgia. E per evitare di far, per così dire, ‘morir di fame’ i presenti nella Biblioteca capursese, il noto chef Vincenzo Berardi ha preparato dei piatti appartenenti alla tradizione gastronomica pugliese in una fittizia cucina allestita ad arte nella Sala Conferenze. Una serata, dunque, che lega due piaceri della vita: la lettura e il cibo.

Lorena Stolfa

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